Lunedì, 23 Giugno 2014 18:54

Attività 2005

  1. 14 Novembre 2005 - Operazione micro-chip
  2. 12-13 Novembre 2005 - Partecipazione alla mostra Reptilia ed Anphibia Day
  3. 23 Ottobre 2005 - Partecipazione alla mostra ornitologica di Faenza
  4. 01-02 Ottobre 2005 - TCI, alla mostra ornitologica di Cesenatico
  5. 25 Settembre 2005 - XII° Concorso Nazionale
  6. 24-25 Settembre 2005 - TCI a Santarcangelo di Romagna
  7. 18-19 Settembre 2005 - TCI a Cervia
  8. 11 Settembre 2005 - giornata dell'adozione
  9. 10-11 Settembre 2005 - Tartarughe Beach 2005
  10. 11 Luglio 2005 - Incontro a Bologna con la Regione Emilia-Romagna
  11. 25-26 Giugno 2005 - Reptiles Day
  12. 12 Giugno 2005 - Giornata dell’ADOZIONE
  13. 05 Giugno 2005 - lavori costruzione recinto tartarughe
  14. 07 Maggio 2005 - ZOOMARK di Bologna
  15. 30 Aprile 2005 - 01 Maggio 2005 - Partecipazione ad “ESOTICA”
  16. 27 febbraio 2005 - Assemblea soci
  17. 15 gennaio 2005 - progetto del "Parco delle tartarughe"
  18. 12 gennaio 2005 - SOS TARTARUGHE
  19. 02 gennaio 2005 - Documento: "Difetti attuali normative e proposte per migliorarle"

 

  1. 14 Novembre 2005 - Operazione micro-chip
    Operazione micro-chip: grazie all’amico e socio, Dr. Giordano Nardini, dell'ospedale delle tartarughe marine della Fondazione Cetacea di Riccione, abbiamo inserito 10 micro-chip ad altrettante Testudo (margiante e hermanni) adulte, per poter ottenere i certificati CITES, in quanto queste devono essere inserite all’interno di due parchi tematici (la Casa delle Farfalle di Milano Marittima e il parco Oltremare di Riccione), a scopi didattici e di immagine per il TCI (vedi articolo)
  2. 12-13 Novembre 2005 - Partecipazione alla mostra Reptilia ed Anphibia Day
    Partecipazione alla mostra Reptilia ed Anphibia Day di Cesena, con i soci: Agostino Montalti, Davide Urbinati, Micaela Morri, Giacomo Piersanti, Roberto Fabbri.
  3. 23 Ottobre 2005 - Partecipazione alla mostra ornitologica di Faenza
    Partecipazione alla mostra ornitologica di Faenza, coi soci Davide Urbinati e Micaela Morri.
  4. 01-02 Ottobre 2005 - TCI, alla mostra ornitologica di Cesenatico
    Partecipazione dello stand del TCI, alla mostra ornitologica di Cesenatico, alla Colonia Agip, con i soci: Davide Urbinati, Micaela Morri, Roberto Fabbri, Ricci Alan, Agostino Montalti.
  5. 25 Settembre 2005 - XII° Concorso Nazionale
    Partecipazione al XII° Concorso Nazionale di bellezza per rettili e mercatino, dell’associazione APAE, a Padova, con i soci Davide Urbinati e Micaela Morri.
  6. 24-25 Settembre 2005 - TCI a Santarcangelo di Romagna
  7. 18-19 Settembre 2005 - TCI a Cervia
    Partecipazione del banco del TCI, a Cervia, durante una manifestazione culturale della città, con il socio Ivano Amaducci.
  8. 11 Settembre 2005 - giornata dell'adozione
    Giornata dell’ADOZIONE, all’interno della mostra TARTARUGHE BEACH. Distribuite ai soci che ne avevano fatto richiesta, le seguenti tarte: 24 Testudo hermanni boettgeri(adulte e baby) 8 tarte acquatiche (Trachemys scripta scripta e Trachemys scripta elegans)
  9. 10-11 Settembre 2005 - Tartarughe Beach 2005
    Il TCI organizza la grande mostra TARTARUGHE BEACH 2005, nella nuova sede di Cesena Fiere, in circa 5000mq, con il raddoppio dei giorni espositivi.
    Il sabato 10, sono tenute anche le tradizionali conferenze.

    Il Dr. Giuseppe Mosconi, redige un interessante articolo della manifestazione svolta.
  10. 11 Luglio 2005 - Incontro a Bologna con la Regione Emilia-Romagna
    Incontro a Bologna con la Regione Emilia-Romagna, per discutere sulla definizione delle regole per la detenzione degli animali, da inserire all’interno della nuova legge regionale. Incontro molto importante sia per decidere le misure minime degli animali all’interno delle strutture commerciali, che in quelle delle mostre e fiere.
  11. 25-26 Giugno 2005 - Reptiles Day
    Partecipazione alla mostra Reptiles Day di Longarone. Al tavolo i soci Davide Urbinati e Micaela Morri.
  12. 12 Giugno 2005 - Giornata dell’ADOZIONE
    Giornata dell’ADOZIONE, a Cesenatico: Distribuite ai soci che ne avevano fatto richiesta. Queste le tarte distribuite: 36 Testudo hermanni boettgeri(adulte e baby) 5 Tarte acquatiche Trachemys scripta elegans adulte.
  13. 05 Giugno 2005 - lavori costruzione recinto tartarughe
    Lavori dei consiglieri del TCI (Agostino Montalti, Davide Urbinati, Micaela Morri, Nazario Guiducci, Ivano Amaducci, Ricci Alan e Danilo DeLorenzi) per la costruzione del recinto per le tartarughe (a spese del TCI), all’interno del parco, della Casa delle farfalle di Milano Marittima (RA)

    Il recinto ha uno scopo didattico molto importante, visto che all’interno della struttura passano annualmente decine di migliaia di visitatori e in gran parte di giovane età.

    Purtroppo la Forestale di Forlì ci ha impedito di inserirvi i 4 esemplari di Testudo hermanni previsti, in quanto la struttura fa pagare il biglietto all'ingresso, quindi non valutando i nostri fini non a scopo di lucro.

    Quindi rimaniamo in attesa di ricevere comunicazione sulla prassi da tenere per ottenere il permesso ad introdurre i nostri esemplari.
  14. 07 Maggio 2005 - ZOOMARK di Bologna
    ZOOMARK di Bologna per la conferenza sul tema: Selvatico-domestico, commercio e benessere degli animali da compagnia e d’affezione 2° tavola rotonda sulla normativa CITES, con la conferenza del presidente TCI, Agostino Montalti.
  15. 30 Aprile 2005 - 01 Maggio 2005 - Partecipazione ad “ESOTICA”
    Partecipazione ad “ESOTICA”, a Milano, con al nostro stand i soci Andrea Luison e Stefano Redaelli
  16. 27 febbraio 2005 - Assemblea soci
    Assemblea ordinaria dei soci, con l'elezione del nuovo Consiglio direttivo e presentazione dei nuovi progetti.

    VERBALE DI ASSEMBLEA
    Domenica 27 febbraio 2005

    In data odierna si è tenuta l’assemblea generale del Tarta Club Italia, presso la sala consigliare del comune di Cesenatico.

    Alla presenza dei soci intervenuti di persona (allegato A) e di quelli intervenuti per delega (allegati B/C/D) sono state svolte le seguenti mansioni:
    - Aggiornamento sullo stato giuridico e sull’organizzazione del Tarta Club Italia.
    - Approvazione bilancio consuntivo 2004 e approvazione preventivo di spesa 2005 (allegato E).
    - Presentazione “Progetto Pet therapy”.
    - Presentazione “Progetto informazione”, sulla campagna di sensibilizzazione presso porti/aeroporti per le isole e l’estero, contro il prelievo di animali in natura (in special modo verso la Sardegna).
    - Presentazione “Progetto Tartarcore” , sulla realizzazione di un centro di recupero tarte acquatiche presso il comune di Arcore(in collaborazione del socio Stefano Redaelli).
    - Aggiornamento “Progetto TCI Emys orbicularis”, già in svolgimento tramite acquisizione e donazione esemplari neonati, poi dati in affidamento a soci.
    - Presentazione “Progetto Parco delle Tartarughe”, centro di recupero tartarughe, presso comune di Cesena, con specifiche sulla gestione con la cooperativa sociale Anima Mundi.
    - Illustrazione della nuova dimensione di TARTARUGHE BEACH 2005.
    - Elezione del consiglio direttivo dell’Associazione, chiamato allo svolgimento degli obblighi previsti dallo statuto, con la nomina dei seguenti soci (allegato F)
    Montalti Agostino
    Ricci Alan
    De Lorenzi Danilo
    Urbinati Davide
    Piersanti Giacomo
    Amaducci Ivano
    Siboni Luciano
    Suzzi Massimo
    Ricci Matteo
    Guiduzzi Nazario
    Fabbri Roberto
    Dall’Acqua Sauro

    Spetterà poi al consiglio direttivo, di eleggerne le cariche.

    In fede
    il segretario T.C.I.
    Piersanti Giacomo
  17. 15 gennaio 2005 - progetto del "Parco delle tartarughe"
    Presentazione all'Assessore del Comune di Cesena, del nuovo progetto del Parco delle tartarughe, ambientato in una nuova posizione, con la collaborazione della Cooperativa Anima Mundi, che assieme al TCI gestirebbe poi il parco.
  18. 12 gennaio 2005 - SOS TARTARUGHE
    Lettera di denuncia inviata ad oltre 100 riviste mensili e settimanali oggetto: SOS Tartarughe

    SOS TARTARUGHE

    Il Tarta Club Italia, associazione di volontariato a fini naturalistici, vuole denunciare la drammatica situazione in cui versano le tartarughe terrestri autoctone del genere Testudo. Le popolazioni selvatiche di Testuggine mediterranea sono spinte sull’orlo dell’estinzione primariamente da fattori quali la distruzione degli habitat, la dispersione in natura di sostanze tossiche e inquinanti, e la raccolta di esemplari per fini collezionistici.
    Al contrario, il numero di esemplari delle stesse specie mantenuti in cattività registra un sensibile incremento, soprattutto grazie alle recenti iniziative di appassionati e allevatori riuniti in associazioni organizzate e sempre maggiormente consapevoli dei problemi e delle dinamiche legate all’allevamento di animali così particolari.
    Uno degli ostacoli principali ad una forma di allevamento responsabile che contrasti il prelievo di esemplari in natura e che possa pertanto contribuire attivamente e concretamente alla conservazione delle specie minacciate è paradossalmente rappresentato dall’attuale legislazione, proibizionista ed eccessivamente complessa.
    Infatti, in pochi anni dalla sua entrata in vigore, la Legge 338/97, seppur concepita con nobili intenti, ha di fatto salire alle stelle il valore commerciale delle tartarughe incentivandone la cattura e il mercato illegale.
    In aggiunta a ciò va denunciato il rischio sanitario al quale le testuggini selvatiche rischiano di essere esposte, costituito da malattie quali l’Herpes Virus e l’X-Virus, agenti infettivi noti per aver provocato vere e proprie stragi in allevamenti in tutta Europa e spesso provenienti da esemplari importati dall’estero per soddisfare la forte domanda di nuovi esemplari. In questi pochi anni di entrata in vigore della nuova legge, il numero degli esemplari in natura ha subito una tale devastazione che neppure 500 anni di incendi e l’opera dell’uomo avevano mai arrecato; frequenti sono le segnalazioni dal nord della Sardegna che testimoniano come solo pochi anni fa era comune vedere in primavera a Capo d’Orso le Testudo marginata deporre, evento ormai rarissimo da osservare.
    Il gran numero di testuggini allevate e riprodotte regolarmente in cattività in Italia (stimato in ben 5 milioni di esemplari) è attualmente costretto agli “arresti domiciliari” senza poter essere instradato nei canali del commercio nazionale ed internazionale.
    Semplificando le procedure per il rilascio delle specifiche autorizzazioni ed incentivando gli allevatori, diminuirebbe drasticamente la domanda ora rivolta al mercato illegale con conseguente crollo del valore commerciale dei singoli esemplari.
    Infine, un aspetto importantissimo ma spesso negletto è una seria attività di informazione, nei porti d’imbarco verso le isole, negli aeroporti e dogane, orientata verso i turisti che spesso non conoscendo le normative ed i rischi di altissime sanzioni amministrative (fino a 77.500 euro) e penali(arresto fino a 12 mesi), per chi preleva, acquista o trasporta esemplari illegalmente(vedi Decreto Legislativo n°275/2001).

    In fede:
    Agostino Montalti(presidente Tarta Club Italia)
  19. 02 gennaio 2005 - Documento: "Difetti attuali normative e proposte per migliorarle"
    Documento: "Difetti attuali normative e proposte per migliorarle".

    Cesenatico li 02-02-2005
    Valutazione delle disposizioni di legge in materia di allevamento di Testuggini mediterranee.

    Eccesso di burocrazia e costi elevati per il rilascio della certificazione CITES che di fatto scoraggiano gli allevatori dal richiederla.

    Errata classificazione degli allevatori: non è giusto equiparare gli allevatori amatoriali, ai commercianti, qualora decidano di vendere anche solo qualche esemplare. E’ da considerare il fatto che attualmente gli allevatori sono esclusivamente amatoriali.

    Mancanza di una rappresentanza degli allevatori all’interno della commissione scientifica.

    Proposte:

    Semplificazione dei moduli per il rilascio dei certificati CITES coi seguenti dati:
    a – dati di identificazione dell’allevatore (nome, cognome, indirizzo, codice allevatore)
    b – dati della specie (e sottospecie)
    c – data di nascita dell’esemplare
    d – dichiarazione che l’esemplare è nato da riproduttori in suo possesso; qualora sia possibile verranno inoltre indicati i genitori. Solo allevamenti professionali, con enormi spazi, sono in grado di garantire la sicurezza del riconoscimento della paternità e maternità (le femmine possono conservare lo sperma fino a 5-6 anni). Molto più importante sarebbe non ibridare esemplari delle sottospecie, ad esempio le Testudo hermanni hermanni e Testudo hermanni boettgeri, peraltro neppure considerate dalla classificazione CITES (importantissimo patrimonio genetico delle specie endemiche).
    e – Inserimento di due foto dell’esemplare, a quattro anni di età; prima di tale età, non è permessa la vendita e quindi il rilascio del certificato CITES (in questo modo finisce la ridicola situazione di dover consegnare le foto per 5 anni, con seri rischi di sostituire o invertire gli esemplari, che in continua crescita, solo dopo pochi mesi sono indistinguibili e neppure l’allevatore più esperto può riconoscerli(impossibile isolare ogni esemplare).
    f – l’inserimento del micro-chip non è obbligatorio ma facoltativo

    Abolizione delle tasse previste dall’attuale normativa vista l’importanza delle riproduzioni di esemplari citati a rischio di estinzione da diversi organismi internazionali (IUCN, CITES, Unione Europea) e nazionali (lo stesso Stato Italiano, e le Regioni) nessuna tassa deve essere corrisposta per l’allevamento

    Introduzione di un contributo governativo agli allevatori amatoriali
    Per gli stessi motivi elencati al punto 2 e in quanto l’allevatore svolge un’attività che rientra a pieno titolo nell’ambito delle attività agricolo-produttive
    Nessun registro di carico deve essere imposto, al solo rilascio del certificato, specialmente se l’allevatore è amatoriale e riconosciuto e del quale gli uffici CITES hanno tutta la documentazione e tutte le dichiarazioni di acquisizione, spostamento, nascita (l’attuale obbligatorietà crea un grande deterrente a rimare nella legalità)

    Creazione di un albo di allevatori amatoriali, con il rilascio del codice allevamento. Il Tarta Club Italia, ha già sottolineato ai ministeri questa esigenza e si è reso disponibile a gestire l’albo. In questo modo verrebbe riconosciuta l’importanza di riprodurre delle specie in vie di estinzione.

    Inserimento di un rappresentante del Tartaclub (o di un’altra associazione allevatori, ma al momento non c’è..!) nella commissione scientifica.

    Si potrebbe anche valutare la possibilità di rilasciare un attestato di capacità(patentino), Il Tarta Club Italia sta lavorando per la creazione di un opuscolo a quiz, e per poter gestire gli esami in tutto il Paese.

    In fede:
    Agostino Montalti (presidente Tarta Club Italia)

 

 

 

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