Giovedì, 24 Aprile 2014 11:57

Kinixys belliana

Kinixys belliana

Testuggine di Bell

Specie Terrestri

(Bell's hinge-back tortoise / La tortue articulée de Bell / Glattrand-Gelenkschildkroten)
Gray, 1831

CLASSIFICAZIONE
Ordine = TESTUDINES
Sottordine = CRYPTODIRA
SuperFamiglia = TESTUDINOIDEA
Famiglia = TESTUDINIDAE
SottoFamiglia = TESTUDININAE
Genere = KINIXYS
Specie = BELLIANA
Sottospecie = K. BELLIANA BELLIANA, K. BELLIANA NOGUEYI, K. BELLIANA ZOMBENSIS

STATUS GIURIDICO
E' compresa nella convenzione di Washington, Appendice II CITES.

DISTRIBUZIONE
Kinixys belliana vive in Africa ed occupa un'area molto vasta; si ritrova in Somalia, Etiopia, Kenya, sud della Tanzania, Mozambico e in una striscia di terra che va dal Senegal al Camerun.

HABITAT
Predilige la savana, zone aride ed ombreggiate dove si alternano stagioni secche con stagioni piovose.

CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI
E' attiva durante la stagione delle piogge in particolare al mattino e alla sera, mentre nelle stagioni secche Kinixys belliana si difende con l'estivazione rifugiandosi nella fanghiglia e sopravvivendo così al caldo.
Sono animali timidi quindi è importante dar loro la possibilità, anche in cattività, di nascondersi, creando nel terrario nascondigli e anfratti.

CARATTERISTICHE FISICHE
Si tratta di una tartaruga medio piccola. Il carapace, arrotondato, ha una lunghezza di 22 cm circa in entrambi i sessi. Gli scuti hanno una colorazione variabile: di solito la parte centrale è marroncina con un bordo marrone scuro o nero.
Il piastrone è giallo con qualche stria scura. Nella parte posteriore del carapace è presente la caratteristica cerniera cartilaginea che hanno tutte le tartarughe del genere Kinixys (eccetto Kinixys natalensis); si tratta di un'articolazione che permette al carapace di abbassarsi come un elmo sugli arti posteriori e sulla coda per
proteggerli dai predatori.

DIMORFISMO SESSUALE
E' evidente infatti il maschio ha la coda più grossa e più lunga rispetto alla femmina. Nel maschio il piastrone è concavo, nella femmina è piatto.

MANTENIMENTO IN CATTIVITA'
Poiché sono tartarughe tropicali richiedono un ambiente caldo e più o meno umido.
Possono essere tenute all'aperto solo nei mesi più caldi in luoghi provvisti di zone d'ombra per il riparo e di un recipiente basso con dell'acqua in cui gli animali possano bere e immergersi. Si deve fare attenzione agli sbalzi di temperatura e alle correnti d'aria perché sono animali abbastanza sensibili e possono incorrere in
problemi respiratori.
L'allevamento ideale è in un terrario lungo almeno 250 cm x 120 cm. Questo deve essere riscaldato tramite lampada a incandescenza o spot: è importante creare una zona più calda a circa 28 gradi e una zona più fresca a circa 24 gradi. L'umidità deve essere del 60-90%. Il materiale di fondo può essere costituito da terriccio mantenuto umido e da foglie secche. Un recipiente basso con acqua pulita deve essere sempre a disposizione.
In inverno si può abbassare leggermente la temperatura a 24 gradi di giorno e 18 gradi di notte con un' umidità più elevata. Se è necessario far compiere il letargo per stimolare la riproduzione, nei mesi di dicembre e gennaio si abbassa la temperatura a 12-14 gradi con un'umidità costante meno elevata.
E' importante infine che il terrario sia provvisto di lampade UVB specifiche per tartarughe indispensabili alla sintesi di vitamina D3 e all'assimilazione di calcio.

ALIMENTAZIONE
In natura sono animali onnivori; in cattività è bene fornire un'alimentazione prevalentemente erbivora integrandola, una volta la settimana, con lombrichi, lumache, insetti e chiocciole. La dieta base include molte verdure a foglia come indivia, insalata scarola, dente di leone, radicchi vari e pomodori. Cavolo riccio (molto ricco di calcio), spinaci, cavolo rapa e brassicacee in generale non vanno somministrate più di due volte la settimana contenendo molti ossalati. Occasionalmente si può somministrare funghi e frutta tipo mele,
banane, uva, pere, fragole, meloni, arance.
E' importante l'utilizzo di un buon integratore multivitaminico e di un integratore di calcio da somministrare più volte la settimana agli animali in crescita e alle femmine in riproduzione, una volta la settimana agli animali adulti.

RIPRODUZIONE
Le condizioni ideali per la riproduzione di Kinixys belliana sono una temperatura di 30 gradi e un'umidità del 75-80%. I maschi sono molto aggressivi tra loro nel periodo della riproduzione quindi è consigliabile tenerne uno per terrario. Durante gli accoppiamenti il maschio produce un verso; la femmina può deporre fino a 5 uova e in una stagione si possono susseguire più deposizioni. L'incubazione dura circa 90-110 giorni ma non sono rare incubazioni record di 11-12 mesi!

NOTE
Le zampe anteriori non hanno lo stesso numero di dita in tutte le sottospecie: sono in numero di 4 in Kinixys belliana nogueyi e 5 in K. belliana belliana.

Autore: Daniele Petrini
 
Pubblicato in Tartarughe terrestri
Giovedì, 24 Aprile 2014 11:54

Indotestudo elongata

Indotestudo elongata (Blyth 1853)

Tartaruga testa gialla/Elongated Tortoise /Gelbkopf Landschildkrote

CLASSIFICAZIONE

Ordine = Testudines
Sottordine = Cryptodira
Famiglia = Testudinidae
Genere = Indotestudo
Specie = elongata

DISTRIBUZIONE

Bangladesh, Cambogia, Cina (regione dello Guangxi), India centro-settentrionale, Laos, Malesia, Nepal, Thailandia, Vietnam.

HABITAT

La Indotestudo elongata frequenta zone di foresta con alta percentuale di umidita' ma e' stata osservata anche in regioni molto secche. E' presente in zone pianeggianti, collinari e montagnose.

CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI

E' attiva soprattutto all'alba e al tramonto poiche' non gradisce la luce diretta del Sole. I suoi grandi occhi sono infatti adattati a vedere meglio di altre tartarughe in condizioni di luce scarsa .
La massima attivita' nel corso dell'anno si ha in corrispondenza delle forti piogge estive e in generale di periodi caldo-umidi. Quando ne ha la possibilita' si concede dei lunghi bagni nelle pozzanghere durante i quali beve molto.
E' una tartaruga che non cade in letargo durante il periodo invernale delle zone di origine.

CARATTERISTICHE FISICHE

La Indotestudo elongata e' una tartaruga di medie dimensioni. La sua taglia da adulta e' di 28-34 cm. ed il peso di 3,5-5 kg.
Il carapace e' di forma allungata e la sua colorazione di fondo e' color giallo scuro-caramello.Su ogni scuto vi e' poi una macchia nera piu' o meno estesa. Il piastrone ricalca la colorazione del carapace.
La testa e' di colore bianco piu' o meno intenso ma in alcune popolazioni puo' essere gialla.
La varieta' di colorazioni esistenti fa pensare all'esistenza di diverse sottospecie non ancora identificate.

DIMORFISMO SESSUALE

Maschi con piastrone concavo, femmine piatto.
La coda del maschio è più lunga ed ha la base più larga.
Maschi più allungati, femmine più tondeggianti.
Femmine con unghie delle zampe posteriori più lunghe e più curve.
Maschi con scuti anali che formano un angolo con linee rette, femmine che formano una linea curva o comunque un angolo di minore ampiezza.

MANTENIMENTO IN CATTIVITA'

Tartaruga NON per allevatori alle prime armi.
Si stressa facilmente: e' necessario approntare degli angoli tranquilli e non mettere due maschi nello stesso terrario. Attenzione anche al corteggiamento che puo' provocare ferite anche di una certa entita' alla femmina. Cercare anche di non disturbare troppo gli esemplari durante la loro osservazione.
E' necessario un terrario di grandi dimensioni comprendente una zona con acqua bassa e comunque la tartaruga ha bisogno di bagnetti regolari ad una temperatura di circa 34 gradi.
Temperature di allevamento consigliate: estate 27-32 gradi, inverno 23-25 gradi. La notte la temperatura puo' scendere a 18-20 gradi.
Umidita' del 70-80 % con picchi massimi all'alba e dopo il calar del sole.
E' buona norma offrire del carbonato di calcio sul cibo un paio di volte alla settimana soprattutto per gli esemplari in crescita e per le femmine durante il periodo di formazione delle uova.
E' necessaria una fonte di luce che dia raggi UVA e UVB ma sempre lasciando una parte del terrario poco illuminata o buia.
Non deve andare in letargo.
Nei mesi piu' caldi puo' essere allevata all'esterno,cercando di mantenere particolarmente umida e con delle piante e erba una parte del recinto.

ALIMENTAZIONE

La Indotestudo elongata e' una tartaruga onnivora. La sua dieta e' composta da foglie fresche, frutta di vario tipo, funghi, chiocciole, vermi, insetti e in genere carogne di qualsiasi animale.

RIPRODUZIONE

Il corteggiamento avviene come per le altre tartarughe di terra,con violenti scontri tra maschi e con morsi e colpi di carapace nei confronti delle femmine per costringerle a fermarsi. Questa attivita', insieme all'accoppiamento, e' compresa nei mesi che vanno da giugno a settembre.
Durante questo periodo,sia nel maschio che nella femmina,le zone circostanti le narici e gli occhi appaiono di un color rosa piu' acceso rispetto alla normalita'.
La femmina depone da 2 a 4 uova per volta e le deposizioni sono 2-3 all'anno.
Le uova misurano 50 per 40 millimetri e pesano 45-50 grammi. La loro schiusa avviene 4-6 mesi dopo la deposizione.

STATUS GIURIDICO

E' compresa nella Convenzione di Washington (C.I.T.E.S.) in Appendice 2.

NOTE

La Indotestudo elongata puo' essere facilmente confusa con la Indotestudo forstenii.
Generalmente la elongata ha la placca nucale mentre la forstenii non ce l'ha.
Inoltre la elongata ha le placche interpettorali di una lunghezza maggiore (direzione testa-coda) rispetto alle relative placche della forstenii.

Autore: Marzio Fiorini

Pubblicato in Tartarughe terrestri
Giovedì, 24 Aprile 2014 11:50

Geochelone (Centrochelys) sulcata

Geochelone sulcata

Testuggine africana

Specie Terrestri

African spurred tortoise / Tortue sillonnée / Spornschildkrote
Miller, 1779

CLASSIFICAZIONE
Ordine =TESTUDINES
Sottordine = CRYPTODIRA
SuperFamiglia = TESTUDINOIDEA
Famiglia = TESTUDINIDAE
SottoFamiglia = TESTUDININAE
Genere = GEOCHELONE
Specie = SULCATA

STATUS GIURIDICO
E' inclusa in Appendice II CITES della Convenzione di Washington.

DISTRIBUZIONE
Geochelone sulcata vive nelle steppe aride dell'Africa centrale in una striscia di terra che va dall'Etiopia al Senegal passando per il Sudan, Ciad, Niger, Mali e Mauritiana.

HABITAT
Vive in boscaglie di acacia e nelle zone desertiche con escursioni termiche e scarsissima acqua.

CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI
E' attiva il mattino e la sera; scava delle cavità lunghe anche 3 metri dove si ripara dal caldo intenso del giorno e dal freddo della notte.
Sono animali territoriali che non convivono con altre specie e spesso i maschi non accettano neanche la femmina al di fuori del periodo dell'accoppiamento.

CARATTERISTICHE FISICHE
Geochelone sulcata è la tartaruga più grande del continente africano e una tra le più grandi tartarughe terrestri del mondo. Ha un carapace lungo fino a 80-85 cm e può pesare fino a 100 Kg. In questa specie il maschio è più grande della femmina, questa può pesare fino a 50-70 Kg con un carapace lungo 60-70 cm.
Il carapace è di colore giallo-bruno con i bordi degli scuti di colore più scuro; questi hanno degli anelli di crescita che diventano più marcati con l'età. La pelle di color ocra, è molto spessa.
Il piastrone è di color avorio e posteriormente termina con due protuberanze evidenti. Gli arti hanno robuste scaglie e le zampe posteriori sono provviste di speroni.

DIMORFISMO SESSUALE
Il maschio ha la coda più lunga e possiede un piastrone più concavo della femmina.
Nel maschio i due scuti terminali del piastrone formano un angolo più ampio.
La femmina inoltre è più piccola del maschio.

MANTENIMENTO IN CATTIVITA'
Date le dimensioni, Geochelone sulcata necessita di molto spazio e invece di un terrario l'ideale sarebbe dedicargli un'intera stanza o una serra riscaldata. Sono animali che provengono da climi tropicali e quindi richiedono un ambiente caldo tutto l'anno: non sono tartarughe che vanno in letargo.
La temperatura deve essere costante ed aggirarsi sui 30 gradi nella zona più calda e 22 nella zona più fredda. Provenendo da ambienti aridi non tollera le basse temperature e l'umidità: queste condizioni possono provocare malattie delle vie respiratorie.
Deve essere a disposizione una fonte di UVB necessaria per la trasformazione della vitamina D2 in vitamina D3 e quindi per il metabolismo del calcio.
Si dovrebbero mettere all'aperto il più spesso possibile durante le giornate più calde e soleggiate in quanto le esposizioni alla luce solare sono molto salutari. Il recinto preparato deve avere una struttura parecchio solida perché sono animali con una notevole forza.
All'esterno è necessario lasciare a disposizione un contenitore per l'acqua sufficientemente largo da permettere alla tartaruga di bere ed immergersi.
Nel terrario la bacinella con l'acqua può essere inserita 2-3 volte alla settimana per evitare che il tasso di umidità sia troppo elevato.

ALIMENTAZIONE
In natura divora tutto quello che incontra strada facendo, ogni tipo di vegetale, piante grasse e rami spinosi.
In cattività si somministra a Geochelone sulcata una dieta esclusivamente vegetariana.
Per assicurare un buon funzionamento del tratto digerente e una buona crescita, la dieta deve essere costituita da moltissima fibra, da un alto tasso di calcio e dall'assenza di proteine animali.
La carenza di fibra porta a problemi come diarrea e quindi disidratazione, perdita di peso, prolassi intestinali, ad una maggiore suscettibilità ai flagellati e vermi intestinali.
Un integratore a base di calcio è fondamentale, questi rettili infatti crescono molto rapidamente e ne assimilano grandi quantità.
Si possono somministrare erbe miste di campo, insalate varie, radicchi, cicoria, erba medica, fiori di ibisco, trifogli, pomodori; cavoli, broccoli, bietole e brassicacee in generale vanno somministrate con parsimonia perché contengono ossalati che legano il calcio e non lo rendono così più disponibile per l'assimilazione.
La frutta può essere offerta molto saltuariamente in quanto il sistema digestivo di Geochelone sulcata non è adibito ad utilizzare cibi con alto contenuto in zucchero; possono altrimenti verificarsi disturbi digestivi.
Non devono essere assolutamente essere somministrati alimenti contenenti proteine di origine animale come ad esempio cibi per cani o gatti che creano seri problemi renali e la deformazione del carapace con la caratteristica piramidalizzazione.

RIPRODUZIONE
I maschi raggiungono la maturità sessuale quando il loro carapace misura all'incirca 35 cm di diametro.
Queste tartarughe sono aggressive specialmente durante il tempo della riproduzione. I maschi urtano l'un l'altro e spesso le liti finiscono con ferite sanguinanti.
L'accoppiamento avviene preferibilmente dopo la stagione delle piogge e il maschio cammina intorno alla femmina urtandola col suo guscio e inducendola ad accoppiarsi.
Qualche tempo dopo l'accoppiamento la femmina diventa sempre più irrequieta fino all'autunno, quando comincia a scavare una buca di circa 60 cm di diametro e profonda 10-15 cm per deporre le uova.
Per far questo impiega fino a 5 ore di lavoro. Per garantire la giusta umidità alle uova, prima di iniziare la deposizione, urina nel nido. Si possono susseguire fino a 6 covate in un anno ciascuna con una media di 20 uova.
Le uova sono bianche, sferiche con un guscio fragile e per ricoprirle la femmina impiega più di un'ora. I tempi di incubazione sono variabili, possono andare da 80 a 160 giorni; in cattività si deve mantenere una temperatura di 30 gradi e un'umidità del 50%.
Si deve fornire un luogo morbido dove scavare. Alla nascita le piccole tartarughe hanno un carapace lungo 4-6 cm, pesano all'incirca 25 grammi e sono di colore giallo-marrone chiaro.

NOTE
E' una specie molto resistente. E' minacciata perché in natura viene catturata a scopi alimentari da alcune popolazioni locali e perché le zone in cui vive sono molto siccitose.
Per altre popolazioni invece, Geochelone sulcata è considerata un mediatore tra gli uomini e gli dei. In Senegal infine queste tartarughe sono simbolo di virtù, felicità, fertilità e longevità.
Perciò i senegalesi rispettano questi animali e partecipano alla conservazione, riproduzione e ripopolazione di questa specie.

Autore: Daniele Petrini

Pubblicato in Tartarughe terrestri
Mercoledì, 23 Aprile 2014 15:15

Geochelone (Astrochelys) yniphora

Geochelone yniphora

Testuggine dal vomere o Angonoka

Specie Terrestri

Ploughshare Tortoise (Angonoka)
Madagisische Schnabelbrustschildkrote
Vaillant 1885

CLASSIFICAZIONE

Ordine = TESTUDINES
Sottordine = CRYPTODIRA
Famiglia = TESTUDINIDAE
Genere = GEOCHELONE
Specie = GEOCHELONE YNIPHORA

STATUS GIURIDICO

E' compresa nella Convenzione di Washington (C.I.T.E.S.) in Appendice I.

DISTRIBUZIONE

Allo stato selvatico si trova unicamente in alcune foreste del nord del Madagascar, con sparute popolazioni isolate tra loro a causa del disboscamento del loro habitat.

HABITAT

Vive in zone abbastanza aride, tipo savana, spingendosi anche all'interno di boscaglie spinose e di bambù e non disdegnando zone più umide.

CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI

Il comportamento e' aggressivo e territoriale nei confronti dei propri simili, soprattutto tra i maschi.
Per il resto si tratta di una specie docile e tranquilla, attiva durante le ore del giorno, alimentandosi di preferenza durante il primo mattino e il tardo pomeriggio.
Mostra una ridotta attività durante la stagione più fredda e secca, che nel Madagascar nord- occidentale corrisponde al periodo che va da Maggio a Ottobre.

CARATTERISTICHE FISICHE

Il carapace e' fortemente bombato, quasi sferico. La lunghezza del carapace può superare i 45 cm, soprattutto nei maschi. Il peso di un esemplare adulto può superare i 15kg.
La colorazione del carapace è marrone, con i nuovi anelli di crescita di ogni scuto più scuri, quasi neri.
Alcuni esemplari mostrano un vago disegno più chiaro, a raggi, che ricorda il disegno di Geochelone Radiata.
Il piastrone si presenta marrone chiaro con delle aree sfumate più scure, quasi nere in alcuni esemplari.
La placca gulare del piastrone si presenta molto allungata e rivolta verso l'alto, particolare molto evidente nei maschi.
Serve per le lotta territoriali che precedono l'accoppiamento, quando i maschi cercano di capovolgere i rivali e le femmine.

DIMORFISMO SESSUALE

I maschi sono più grandi delle femmine, presentano una coda più lunga delle femmine e il piastrone è maggiormente allungato ed esteso.
La placca gulare è molto più estesa in avanti nei maschi.
Lo spazio tra il margine posteriore del carapace e il piastrone è maggiore nelle femmine.

MANTENIMENTO IN CATTIVITA'

(premesso che è una specie talmente rara che se ne sconsiglia l'allevamento se non espertissimi) Simile a quello di G.Radiata. In terrario è preferibile fornire un habitat di tipo "asciutto".
Come per le altre testuggini provenienti da climi tropicali, è importante fornire una buona esposizione ai raggi UV durante il soggiorno in terrario, mediante l'uso di lampade specifiche per rettili.
La temperatura deve variare da circa 30 gradi nella zona più calda a circa 24-26 nella zona fresca.
La temperatura notturna può abbassarsi fino a 20-21 gradi, l'importante è che l'abbassamento non sia troppo repentino.
Il terrario deve essere di buone dimensioni, almeno 200x100 cm per esemplare, vista anche la territorialità dei maschi.
A questo proposito ricordiamo di allevare un solo maschio per terrario, (anche se come vedremo, le possibilità di avere addirittura più esemplari sono molto scarse), magari associato a più femmine.
Non deve mancare un basso recipiente per l'acqua, che deve essere sempre pulita.
Allevamento all'aperto possibile e consigliabile durante il periodo estivo, in un recinto che riserva la maggior quantità di sole durante la giornata.
Il recinto dovrà essere spazioso, senza molta vegetazione.
L'ideale è un cespuglio per fornire ombra e riparo, più una casetta per rintanarsi alla notte o se il sole scalda eccessivamente.
Molto gradite saranno le eventuali erbe selvatiche che cresceranno all'interno del recinto.
Anche in questo caso gli esemplari devono avere la possibilità di accedere ad una bacinella poco profonda con acqua fresca.

ALIMENTAZIONE

L'alimentazione è erbivora.
Sono da evitare gli alimenti di origine animale, carne ecc.
Anche la frutta va data solo occasionalmente.
La base alimentare con cui nutrire Geochelone Yniphora sarà costituita da verdure, quali tutti i tipi di radicchio e cicoria, erbe selvatiche come il trifoglio e il tarassaco ecc.
In natura si nutre anche di piante grasse, come le foglie dell'Opuntia.
Importante l'aggiunta di calcio, almeno una volta alla settimana.
Un multi vitaminico per rettili una volta ogni 20 giorni completerà la dieta.
Importante è non nutrire gli esemplari eccessivamente in quanto una crescita eccessivamente rapida porta a deformazioni del carapace e a possibili gravi problemi metabolici.

RIPRODUZIONE

La riproduzione e' stata una delle difficoltà maggiori anche per i centri di recupero in Madagascar.
Innanzitutto la maturità sessuale è raggiunta intorno ai 20 anni in natura, qualche anno prima in cattività, esiste poi un periodo preferito per gli accoppiamenti, in genere alla fine della stagione fresca e piovosa.
Inoltre i maschi sono stimolati all'accoppiamento se hanno modo di lottare con altri maschi, spesso l'accoppiamento ha luogo solo dopo le lotte.
In ogni caso, il maschio cerca in tutti i modo di costringere la femmina, con morsi, colpi con il carapace e cercando addirittura di capovolgerla utilizzando il "rostro" formato dallo scuto gulare.
I maschi si accoppiano con quante più femmine riescano a incontrare.
La femmina, una volta fecondata, può deporre da 3 a 6 uova per ogni deposizione, a intervalli di un mese e mezzo circa una dall'altra, per un totale di 4-6 deposizioni.
Le uova presentano di solito una bassa fertilità, di solito non superiore al 50%.
La durata dell'incubazione a 30 gradi varia da 150 a 200 giorni, in natura anche 300 giorni.
I piccoli vanno allevati con le stesse modalità degli adulti, con un occhio di riguardo all'apporto di calcio e vitamine.

NOTE

Geochelone Yniphora, insieme alla cugina G.Radiata, secondo molti studiosi andrebbe considerata un sottogenere a sé stante, Astrochelys.
Si tratta sicuramente della più rara testuggine terrestre, gli esemplari in natura sono solo qualche centinaio, pochi di più quelli allevati in cattività.
Tra l'altro al momento di scrivere questa scheda, non è nota la possibilità di entrare in possesso di esemplari con CITES europeo.
Esistono sul mercato asiatico sporadiche offerte di esemplari baby nati in cattività, le loro quotazioni raggiungono alcune migliaia di euro.
Visti gli enormi problemi di conservazione di questa specie, anche avendo la possibilità di procurarsi esemplari regolari, sarebbe meglio orientarsi verso altre specie, lasciando ai centri di recupero il compito di riprodurle e ripopolare le zone di provenienza.
Si ricordano casi di furti avvenuti nei centri di riproduzione, proprio allo scopo di rifornire il mercato illegale di questi animali, molto richiesti dai collezionisti.
Chiudiamo infine con una curiosità, in Madagascar il consumo alimentare di questa testuggine è "tabù", proibito dalle credenze delle tribù. al contrario di G.Radiata.
Invece è considerata un portafortuna negli allevamenti di pollame, ove si crede possa allontanare malattie ecc. dagli animali allevati!

Autore: Luca Caroldi

Pubblicato in Tartarughe terrestri
Mercoledì, 23 Aprile 2014 15:10

Geochelone (Astrochelys) radiata

Geochelone radiata

Tartaruga raggiata

Specie Terrestri

Radiated Tortoise / Strahlenschildkrote
Shaw 1802

CLASSIFICAZIONE

Ordine = TESTUDINES
Sottordine = CRYPTODIRA
Famiglia = TESTUDINIDAE
Genere = GEOCHELONE
Specie = GEOCHELONE RADIATA

STATUS GIURIDICO

E' compresa nella Convenzione di Washington (C.I.T.E.S.) in Appendice I.

DISTRIBUZIONE

Si trova unicamente nel sud del Madagascar, in particolare nel sud-ovest dell'isola. Alcuni esemplari sono stati introdotti nell'isola di Reunion con discreto successo.

HABITAT

Geochelone Radiata si incontra in zone aride, coperte solo di bassi arbusti e da vegetazione spinosa, di cui si nutre. Si spinge sino ai margini di terreni boscosi, senza comunque penetrare nelle zone di foresta. Le zone di provenienza sono soggette a forti piogge stagionali.

CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI

E' attiva tutto l'anno durante le ore del giorno, rifugiandosi solo quando il caldo diventa eccessivo sotto qualche arbusto.
Come altre testuggini terrestri la testuggine raggiata è una specie tranquilla nei confronti dell'allevatore, anche se i maschi, soprattutto durante il periodo riproduttivo, lottano tra loro e spesso si dimostrano aggressivi anche nei confronti delle femmine, per indurle ad accoppiarsi.

CARATTERISTICHE FISICHE

Geochelone Radiata è probabilmente la più bella testuggine terrestre. Il carapace, molto alto, arriva a misurare 40 cm. Il colore è nero, molto intenso. Ogni scuto porta un areola giallo- arancione, da cui partono da 4 a 12 raggi gialli, molto definiti.
A differenza di Geochelone Elegans, il carapace di un esemplare cresciuto correttamente si presenta liscio, senza le protuberanze tipiche invece di G.Elegans.
Il piastrone e' solitamente giallo con macchie più o meno triangolari nere. La pelle delle zampe è gialla, la testa è gialla ad eccezione di una striatura nera nella parte superiore. Il peso può superare i 10-15 kg in grossi maschi.

DIMORFISMO SESSUALE

I maschi sono di dimensioni maggiori, presentano una coda più lunga e grossa.
Le placche caudali del piastrone formano un angolo maggiore nei maschi rispetto alle femmine.

MANTENIMENTO IN CATTIVITA'

L'allevamento è possibile in ampi terrari di almeno 120x250 cm di base per una coppia. Il terrario dovrebbe essere di tipo "asciutto" con un umidità dell'aria attorno al 55-60%. Il fondo può essere composto di corteccia a pezzatura grossa, oppure con trucioli depolverati non trattati chimicamente.
Importante è una buona esposizione degli esemplari ai raggi UVB, ottenibili in terrario con l'uso di neon o lampade ad incandescenza ad emissione solare specifiche per rettili.
Il la temperatura nel terrario deve diversificarsi in 2 zone, una di "riscaldamento" in cui la temperatura raggiunga circa 30 gradi e un'altra più fresca con temperature di 25 gradi circa. La temperatura notturna può scendere sino a 20-22 gradi.
Nel terrario si può collocare un basso recipiente per bere e bagnarsi, con acqua sempre pulita. In terrario si può umidificare al mattino vaporizzando un po' d'acqua tiepida sul materiale di fondo.
E' possibile l'allevamento all'aperto nei mesi estivi, quando le temperature sono stabilmente attorno ai valori citati per l'allevamento in terrario.
Si dovrà allestire un recinto in una zona ben esposta al sole e asciutta.
La vegetazione nel recinto dovrà comprendere unicamente qualche arbusto per fornire ombra durante le ore più calde e magari una porzione lasciata incolta con erbe selvatiche in modo che le testuggini ospitate possano nutrirsene.
Anche in questo caso bisogna fornire un recipiente basso con acqua sempre pulita e magari una casetta per fornire un ulteriore riparo per gli esemplari.

ALIMENTAZIONE

Geochelone Radiata è una specie erbivora. La dieta in cattività deve essere composta almeno per l'80% di vegetali come, trifoglio, dente di leone ed altre erbe selvatiche. Inoltre sono indicati tutti i tipi di radicchio e cicoria, indivia e lattughe a foglia scura, si può fornire anche erba medica e fieno.
In natura sono molto ghiotte di Opuntia, si può ogni tanto dare qualche frutto come mele, pere, melone angurie, sempre con molta parsimonia.
Non deve mancare inoltre un integrazione di calcio alla dieta, almeno settimanalmente è bene aggiungere calcio in polvere alla dieta. In alcuni casi si sono verificati problemi dovuti a carenza di iodio.
Un buon multi vitaminico per rettili completerà la dieta delle testuggini. Meglio evitare alimenti di origine animale.

RIPRODUZIONE

Il corteggiamento è simile ad altre testuggini terrestri. Sembra che la presenza di altri maschi con cui scontrarsi favorisca lo stimolo riproduttivo dei maschi stessi.
Il periodo riproduttivo inizia solitamente dopo la stagione piovosa. Solitamente dopo queste zuffe il maschio dominante cercherà di costringere la femmina all'accoppiamento, con morsi e colpi con il carapace. In alcuni casi il maschio cerca addirittura di rovesciare la femmina.
Una volta "costretta" la femmina il maschio sale posteriormente per l'accoppiamento vero e proprio, durante il quale emette sbuffi e versi abbastanza intensi. La femmina pronta per la deposizione cercherà un posto adatto ove scavare una buca di una 30 di cm, dove deporrà da 3 a 12 uova.
Le deposizioni possono essere da 1 a 6 per anno. L'incubazione è abbastanza lunga, mediamente da 4 a 8 mesi ad una temperatura di 29-30 gradi. Anche le percentuali di schiusa non sono altissime, di solito attorno al 50-60%.
I piccoli appena nati presentano un disegno simile agli adulti, anche con un carapace molto appiattito rispetto a questi ultimi. Vanno allevati come gli adulti, ma con una maggior integrazione di calcio e vitamine.

NOTE

Geochelone Radiata è una testuggine ormai molto rara nel suo habitat. Questo a causa del rapido disboscamento, ottenuto incendiando vaste porzioni di bosco, cui è sottoposto il Madagascar. Questo, oltre a causare la morte diretta di molti esemplari, priva le testuggini del loro habitat naturale.
Inoltre le varie popolazioni si trovano ormai isolate le une dalle altre, con conseguente difficoltà riproduttive. Addirittura vengono a volte catturate per fini alimentari.
Esistono centri di riproduzione, sia in Madagascar che in altre zone del mondo. Finora questi centri stanno ottenendo buoni risultati riproduttivi, tanto da stimare che la maggior parte degli esemplari esistenti sia stabulata proprio nei centri.
Per questo motivo questa specie raramente viene offerta sul mercato, perlopiù a prezzi molto elevati. Una precisazione sulla classificazione: questa specie,assieme alla conterranea Geochelone Yniphora, secondo molti autori andrebbe classificata in un genere a parte, prendendo il nome di Asterochelys Radiata.
Un'ultima curiosità è data dal fatto che la testuggine raggiata risulterebbe una delle più longeve. Frequenti sono esemplari ultracentenari, addirittura il Guiness dei Primati cita un esemplare vissuto per 188 anni!

Autore: Luca Caroldi

Pubblicato in Tartarughe terrestri
Mercoledì, 23 Aprile 2014 15:08

Geochelone platynota

Geochelone platynota

Tartaruga stellata Burmese

Specie Terrestri

Burmese Star Tortoise / Burmesische Landschildkröte
Blith 1863

CLASSIFICAZIONE
Ordine = TESTUDINES
Sottordine = CRYPTODIRA
Famiglia = TESTUDINIDAE
Genere = GEOCHELONE
Specie = PLATYNOTA

STATUS GIURIDICO
E' compresa nella Convenzione di Washington (C.I.T.E.S.) in Appendice 2.

DISTRIBUZIONE
Unicamente nel sud dello Stato del Burma (India) e in alcune zone di confine della Thailandia.

HABITAT
Zone di prateria e margini di boschi, comunque caratterizzati da un clima secco, anche se soggetto a stagioni umide e piovose.

CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI
Specie tranquilla, diurna. Le giornate sono trascorse alla ricerca di cibo, tranne nelle ore più calde in cui si riposa all'ombra di qualche cespuglio. I maschi sono più combattivi di G.Elegans.

CARATTERISTICHE FISICHE
Assomiglia molto a Geochelone Elegans , della quale e' stata considerata da molti una sottospecie.
Le differenze sono lievi, G.Platynota presenta sempre 6 raggi gialli sullo "sfondo" nero in ogni scuto, pero' la direzione dei raggi e' orientata diversamente, mancando raggi in direzione orizzontale rispetto all' andamento del carapace.
Il carapace non presenta i caratteristici "bozzi" a piramide caratteristici invece in G.Elegans, o almeno non sono cosi evidenti.
La differenza principale, che consente un identificazione immediata, è data dal piastrone che si presenta giallo con triangoli poco definiti neri su ogni scuto, mentre in G.Elegans il disegno e' lo stesso del carapace, a raggi.
La pelle di testa e zampe è giallastra.
G.Platynota inoltre raggiunge dimensioni maggiori, arrivando anche a superare i 30 cm.

DIMORFISMO SESSUALE
- La coda del maschio e' più lunga ed ha la base più' larga.
- Maschi dal carapace più allungato,femmine più tondeggianti.
- Gli scuti del piastrone del maschio formano una "V" più larga rispetto alle femmine e le placche che la formano sono più dritte, mentre sono arcuate nelle femmine,
- inoltre distanza tra il margine del piastrone e le placche sopracaudali del carapace e' maggiore nelle femmine.

MANTENIMENTO IN CATTIVITA'
Le misure minime per poter allevare una coppia o un trio di un maschio e due femmine devono essere di cm 150x100 cm di base.
Come materiale di fondo si può utilizzare qualunque cosa che non favorisca muffe o funghi, deve essere di facile sostituzione per le operazioni di pulizia.
Consiglio l'uso di trucioli depolverati e non trattati chimicamente. Inoltre le tartarughe apprezzeranno rintanarsi in un mucchietto di fieno che potremo fornire in un angolo del terrario.
Inoltre e' bene collocare nelle vicinanze del punto caldo del terrario una bacinella per l'acqua, profonda al massimo 1,5 cm, utile sia per bere che per bagnarsi, cosa spesso osservata in diversi esemplari.
Fate attenzione ad eventuali tracimazioni della ciotola, che potrebbero causare un aumento dell'umidità nel terrario.
La temperatura dovrebbe aggirarsi intorno ai 32-33 gradi sotto il punto caldo del terrario, ottenuto con una lampada ad incandescenza o ad infrarossi, per scendere sino a 24-25 nel lato opposto. La temperatura notturna può scendere sino a 20-21 gradi.
Si consiglia l'allevamento in un terrario di tipo medio - secco, pertanto l'umidità dovrebbe aggirarsi attorno al 60% durante l'inverno, intorno al 80% in estate (per favorire la riproduzione). Ogni mattina e' opportuno vaporizzare il terrario con acqua tiepida.
Molto importante la presenza nel terrario di lampade ad emissione UVB nel terrario, per consentire una corretta assimilazione del calcio da parte delle testuggini e per evitare malattie a carico delle ossa.
I neon UV per rettili non devono essere posti a più di 30 cm dalle tartarughe, inoltre non ci deve essere frapposizione di vetri o altri materiali.
Si può allevare all'aperto in un recinto ben esposto al sole ricco di erbe e cespugli, solo durante i mesi più caldi, da giugno a settembre (molto dipende dalla zona, in alcune zone dell'Italia il periodo può essere più ampio), evitando i giorni e le notti più fresche, dato che questa specie tende a soffrire gli sbalzi di temperatura.

ALIMENTAZIONE
L'alimentazione si basa principalmente di vegetali ricchi di fibre, quindi forniremo in gran parte un' alimentazione a base di foglie come radicchi, cicorie e lattuga a foglia scura. Inoltre sarà opportuno fornire buone quantità di vegetali selvatici come il trifoglio e il Tarassaco ed addirittura erba da mischiare agli altri vegetali.
Anche il fieno è un alimento da offrire.
La frutta e derivati di animali sono da evitare.
Molto importante invece l'aggiunta di calcio, almeno un paio di volte alla settimana, e di un multi vitaminico per rettili vegetariani almeno 3-4 volte al mese.
Raccomandabile, come per altre specie dalle esigenze alimentari simili, che i vegetali offerti siano "asciugati" dopo il lavaggio, non bagnati d'acqua.

RIPRODUZIONE
I maschi mostrano un comportamento aggressivo nei confronti dei rivali, sebbene meno violento rispetto ad altre testuggini terrestri, prevede litigi tra i maschi a colpi di corazza e morsi.
Anche la femmina viene costretta all'accoppiamento nello stesso modo.
L'inizio degli accoppiamenti in natura coincide con la stagione più fresca.
Dopo l'accoppiamento la femmina può deporre da 5-6 uova per deposizione, anche se il numero è molto variabile.
In cattività le deposizioni possono essere multiple, anche 3 per stagione.
L'incubazione a circa 30-31 gradi dura dai 90 ai 140 giorni.
I neonati vanno alimentati come gli adulti, con particolare attenzione a prevenire disidratazioni e carenze alimentari.
Anche gli sbalzi di temperatura devono essere evitati.

NOTE
Geochelone Platynota a differenza di Geochelone Elegans, è una specie molto rara, questo si ripercuote sia sulla frequenza dell'offerta sul mercato sia nei prezzi, alquanto elevati.
Nonostante questa rarità, è spesso presente nei mercati della zona di origine o su quelli cinesi a scopo alimentare, in barba ad ogni legge protezionistica.

Autore: Luca Caroldi

Pubblicato in Tartarughe terrestri
Mercoledì, 23 Aprile 2014 15:06

Geochelone elegans

Geochelone elegans

Tartaruga stellata indiana

Specie Terrestri

Indian Star Tortoise
Schoepff 1794

CLASSIFICAZIONE
Ordine =TESTUDINES
Sottordine = CRYPTODIRA
Famiglia = TESTUDINIDAE
Genere = GEOCHELONE
Specie = ELEGANS

STATUS GIURIDICO
E' compresa nella Convenzione di Washington (C.I.T.E.S.) in Appendice 2 e in Allegato B della convezione.

DISTRIBUZIONE
Pakistan, Sri Lanka, India

HABITAT
Geochelone Elegans frequenta soprattutto le zone costiere del suo areale di distribuzione, in zone in cui le stagioni seguono un andamento dal caldo-umido al caldo-secco.

CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI
Questa tartaruga ha un carattere molto tranquillo.
Gran parte della giornata e' trascorsa sonnecchiando sotto qualche pianta o sotto qualche foglia.
Le ore di maggior attività corrispondono a quelle più fresche, al mattino e al tramonto.
Si tratta di una specie poco aggressiva anche nei confronti dei propri simili, ad esclusione delle lotte tra maschi durante il periodo della riproduzione.

CARATTERISTICHE FISICHE
Si tratta di una specie medio-piccola, le misure comunemente raggiunte sono di 23-24 cm nelle femmine e poco meno i maschi,intorno ai 22cm.
Il carapace e' molto bombato, alto, soprattutto nelle femmine.
La colorazione per ogni singola placca del carapace e' nera con delle strisce radiali gialle che partono da un aureola centrale giallo arancione, da cui il nome comune di Tartaruga Stellata. La pelle della testa e delle zampe e giallo-grigia, con macchioline nere.
Esistono almeno 2 varianti geografiche di Geochelone Elegans.
Quella Indiana, caratterizzata solitamente da 7-8 raggi completi più sottili per ogni placca, e quella di Sri Lanka, con 5-6 raggi di maggior spessore.
Il carapace degli esemplari, mano a mano che l'animale si avvicina all'età adulta, assume una forma con vistosi "bozzi", da non confondersi con quelli che in altre specie corrispondono a problemi di allevamento.

DIMORFISMO SESSUALE
La coda del maschio e' piu' lunga ed ha la base piu' larga
Maschi dal carapace più allungato,femmine più tondeggianti
Gli scuti del piastrone del maschio formano una "V" più larga rispetto alle femmine
La distanza tra il margine del piastrone e le placche sopracaudali del carapace e' maggiore nelle femmine.

MANTENIMENTO IN CATTIVITA'
Nonostante si adatti bene alla cattività non si tratta di una specie adatta a chi e' alle prime armi.
Si tratta di una tartaruga molto tranquilla, raramente dimostra aggressività nei confronti di altri esemplari.
Non necessita di terrari enormi, comunque le misure minime per poter allevare una coppia o un trio di un maschio e due femmine devono essere di cm 130x100 cm di base.
Come materiale di fondo si può utilizzare qualunque cosa che non favorisca muffe o funghi, deve essere di facile sostituzione per le operazioni di pulizia.
Consiglio l'uso di trucioli depolverati e non trattati chimicamente. Inoltre le tartarughe apprezzeranno rintanarsi in un mucchietto di fieno che potremo fornire in un angolo del terrario.
Inoltre e' bene collocare nelle vicinanze del punto caldo del terrario una bacinella per l'acqua, profonda al massimo 1,5 cm, utile sia per bere che per bagnarsi, cosa spesso osservata in diversi esemplari.
La temperatura dovrebbe aggirarsi intorno ai 32-33 gradi sotto il punto caldo del terrario, ottenuto con una lampada ad incandescenza o ad infrarossi, per scendere sino a 24-25 nel lato opposto. La temperatura notturna può scendere sino a 18-20 gradi.
L'umidità dovrebbe aggirarsi attorno al 60-70% durante l'inverno, intorno al 80% in estate (per favorire la riproduzione).
Ogni giorno e' opportuno vaporizzare il terrario con acqua tiepida.
Molto importante la presenza nel terrario di lampade ad emissione UVB, per consentire una corretta assimilazione del calcio da parte delle testuggini e per evitare malattie a carico delle ossa.
I neon UV per rettili non devono essere posti a più di 30 cm dalle tartarughe, inoltre non ci deve essere frapposizione di vetri o altri materiali.
Molti allevatori sostengono inoltre l'importanza di mantenere anche il substrato tiepido ed usano quindi tappetini riscaldanti da collocare sotto una parte del terrario.
Si può allevare all'aperto solo durante i mesi più caldi, da giugno a settembre, evitando i giorni e le notti più fresche, dato che G.Elegans tende a soffrire gli sbalzi di temperatura.

ALIMENTAZIONE
Geochelone Elegans si nutre principalmente di vegetali, quindi forniremo in gran parte un' alimentazione a base di foglie come radicchi, cicorie e lattuga a foglia scura. Inoltre sarà opportuno fornire buone quantità di vegetali selvatici come il trifoglio e il Tarassaco. Ogni tanto si potrà fornire anche frutta come pera, mela,
melone, ecc.
Da evitare invece i cibi di origine animale come carne, insetti ecc.

RIPRODUZIONE
Il corteggiamento, sebbene meno violento rispetto ad altre testuggini terrestri, prevede litigi tra i maschi a colpi di corazza e morsi.
Anche la femmina viene costretta all'accoppiamento nello stesso modo.
L'inizio degli accoppiamenti in natura coincide con la stagione delle piogge, sarà quindi opportuno vaporizzare abbondantemente con acqua tiepida il terrario o il recinto all'aperto ove vengono allevati gli animali per stimolare la riproduzione.
Una femmina matura può deporre 2-3 volte per stagione, per un totale di 15-16 uova, le cui dimensioni e peso possono essere molto variabili. (In media 40x35 mm ed un peso di 30-35 g.
L'incubazione in natura può variare da 2 a 5 mesi, in incubatrice la durata e' di circa 90-110 giorni ad una temperatura costante di 28-30 gradi.

NOTE
Geochelone Elegans e' una delle più belle tartarughe terrestri.
Nonostante una buona adattabilità alla vita in cattività rimane una tartaruga timida, che ama passare dormendo rintanata buona parte della giornata.
Inoltre va facilmente soggetta a malattie da raffreddamento, anche per sbalzi di temperatura non molto consistenti.
Bisogna porre la massima attenzione soprattutto nei trasferimenti dal terrario all'aperto e viceversa.
Per questi motivi e una specie poco adatta ai neofiti.

Autore: Luca Caroldi

Pubblicato in Tartarughe terrestri
Mercoledì, 23 Aprile 2014 15:03

Geochelone (Chelonoidis) denticulata

Geochelone denticulata

Tartaruga dalle zampe gialle

Specie Terrestri

Yellow-foot Tortoise
Linneo 1766

CLASSIFICAZIONE
Ordine = TESTUDINES
Sottordine = CRYPTODIRA
Famiglia = TESTUDINIDAE
Genere = GEOCHELONE
Specie = DENTICULATA

STATUS GIURIDICO
E' compresa nella Convenzione di Washington (C.I.T.E.S.) in Appendice 2.

DISTRIBUZIONE
Colombia, Venezuela, Panama, Ecuador, alcune zone di Brasile e Argentina, Nicaragua, Bolivia, Trinidad e altre isole in cui e' stata probabilmente introdotta.

HABITAT
Frequenta le foreste umide centro-sud americane, quali Amazzonia ecc.
Le zone preferite sono quelle fitte di vegetazione, talvolta si sposta ai margini delle foreste rimanendo sempre in zone comunque umide.

CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI
E' attiva durante le ore di luce, comunque filtrate dalla vegetazione che ricopre le zone in cui vive.
E' attiva per tutto l'anno, essendo originaria di zone non soggette a grandi variazioni stagionali.

CARATTERISTICHE FISICHE
Assomiglia molto alla "cugina" Geochelone Carbonaria.
Testuggine di grossa taglia, se si escludono le testuggini giganti delle Galapagos e' la più grande del sud America.
Il carapace, molto allungato soprattutto nei maschi, misura fino a 50-60 cm nei maschi, anche 70-75 in grosse femmine.
Il peso può arrivare anche a 40-45 kg.
La colorazione e' del carapace e' marrone, con grosse areole gialle sfumato per ogni scuto.
Il piastrone e' giallo-arancio con un alone nerastro di forma irregolare al centro per tutta la lunghezza.
La pelle della testa e delle zampe e' grigio-nera con grosse scaglie gialle.

DIMORFISMO SESSUALE
I maschi hanno il piastrone fortemente concavo.
La forma del carapace dei maschi e' fortemente allungata e si restringe nella parte centrale.
La coda del maschio e' piu' lunga ed ha la base piu' larga;
Le placche anali del piastrone formano un angolo più largo nei maschi.
La distanza tra i margini del piastrone e del carapace e' maggiore nelle femmine.

MANTENIMENTO IN CATTIVITA'
Parlare di terrario per questa specie e' riduttivo,viste le dimensioni che può raggiungere.
Comunque le misure minime consigliate, riferite per una coppia adulta, sono di 2x1,5 metri di base.
Come materiale di fondo si possono utilizzare scaglie di corteccia, quelle in uso come pacciamatura in vendita nei
garden center.
Si presti attenzione che non siano cosparse di pesticidi, diserbanti o altri agenti chimici.
Lo strato di fondo dovrebbe essere profondo non meno di 20-30cm.
Indispensabile un ampia e poco profonda bacinella contenente acqua pulita, sia per consentire agli animali di
abbeverarsi, sia per offrire loro la possibilità di bagnarsi.
La temperatura nel terrario deve essere abbastanza uniforme, circa 27-29 gradi, con un grado di umidità che deve essere sempre elevato, almeno il 70-80%, quindi bisognerà spruzzare abbondantemente gli animali e il substrato con acqua tiepida più volte al giorno.
Sarà necessario quindi usare una lampada di adeguata potenza da posizionare verso il centro del terrario, in modo da uniformare la temperatura.
L'impianto luce viene completato da uno o più lampade al neon per rettili emittenti una buona quantità di UV.
L'allevamento all'aperto e' teoricamente possibile nei mesi estivi, si dovrà però prestare attenzione sia al mantenimento del grado di umidità sia alle temperature, dato che G.Denticulata non tollera ne' sbalzi ne temperature inferiori a quelle ottimali.

ALIMENTAZIONE
Alimentazione di tipo vegetariano, vegetali a foglia come radicchi, cicorie ed erbe selvatiche.
Una buona metà dell'alimentazione deve essere composta da frutta, melone, anguria, albicocche, mele, pere ecc.
Saltuariamente si possono fornire anche cibi di origine animale come crocchette per gatti e qualche insetto (lombrichi,chiocciole).

RIPRODUZIONE
I maschi possono essere molto territoriali nei confronti dei propri simili.
Il corteggiamento segue il solito copione, con il maschio che insegue la femmina cercando di costringerla con morsi e cozzate con la corazza all'accoppiamento.
I movimenti a scatti con la testa, caratteristici in G.Carbonaria, sembrano essere molto meno definiti in questa specie.
L'accoppiamento può aver luogo in ogni periodo dell'anno.
La femmina non depone grandi quantità di uova, in una covata il numero varia da 3 a 8, in compenso può deporre fino a 7 volte in un anno.
Le uova necessitano di un periodo di incubazione di circa 4-5 mesi ad una temperatura di 28-29 gradi ed un elevato grado di umidità.

NOTE
Spesso viene confusa con G.Carbonaria, si differenzia comunque per la colorazione marrone del carapace (In G.Carbonaria e' nera) e per le areole di ogni scuto che sfumano verso l'esterno, non in modo netto.
Le scaglie sulla pelle di G. Carbonaria inoltre tendono maggiormente al rosso- arancio.
A differenza delle G. Carbonaria, molto resistenti sia per le temperature che per i tassi di umidità, Geochelone Denticulata si rivela molto delicata.
Un ultima curiosità, da alcuni autori Geochelone Denticulata andrebbe classificata, assieme alle congeneri G.Carbonaria e G.Chilensis, in un genere a parte, Chelonoidis.

Autore: Luca Caroldi

Pubblicato in Tartarughe terrestri
Mercoledì, 23 Aprile 2014 14:58

Geochelone (Chelonoidis) chilensis

Geochelone chilensis

Testuggine argentina o Chaco

Specie Terrestri

Chaco Tortoise/ Argentinische (Patagonische) Landschilkroten
Gray 1870

CLASSIFICAZIONE
Ordine = TESTUDINES
Sottordine = CRYPTODIRA
Famiglia = TESTUDINIDAE
Genere = GEOCHELONE
Specie = GEOCHELONE CHILENSIS

STATUS GIURIDICO
E' compresa nella Convenzione di Washington (C.I.T.E.S.) in Appendice II.

DISTRIBUZIONE
Le varie sottospecie occupano una buona parte di Bolivia, Paraguay e tutta l'Argentina, sino alla Patagonia. Il nome scientifico originale, Chilensis, è in realtà ingannevole, dovuto ad un errore di classificazione, visto che in Cile la specie è assente.

HABITAT
Abita pianure e zone con scarsa vegetazione, soggette anche a temperature decisamente fredde (in Patagonia durante l'inverno la temperatura può scendere sotto zero).

CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI
E' attiva durante i mesi estivi, nutrendosi di erbe e altri vegetali.
Sembra accettare la presenza di propri simili senza combattimenti troppo violenti.
Durante l'inverno trascorre un periodo di "letargo" in profondi cunicoli, scavati da gli stessi esemplari o utilizzando buche scavate da altri animali.

CARATTERISTICHE FISICHE
Sono riconosciute 3 sottospecie:
1. Geochelone chilensis chilensis
2. Geochelone chilensis petersi
3. Geochelone chilensis donosobarrosi

Le differenze sono ancora poco chiare, alcuni considerano G. c. petersi semplicemente la forma giovanile di G. c. chilensis, altri che si tratti del maschio di G. c. chilensis.
Altri ritengono addirittura che G. c. donosobarrosi sia una specie separata e a se stante.
Anche le zone di distribuzione sono confinanti, in alcuni casi addirittura si sovrappongono.
Il difficile riconoscimenti dei caratteri sessuali accresce questa confusione.
Ci limiteremo a descrivere la forma classica.
Si tratta di una delle più piccole specie del genere Geochelone (la più piccola se si considera come
Chelonoidis), con una lunghezza massima del carapace di 40 cm, anche se in media raggiunge i 25-30 cm.
Il carapace è appiattito, non bombato come nella maggior parte degli altri Testudinidi.
Il colore del carapace è marrone, più o meno scuro da esemplare a esemplare.
Alcuni mostrano un anello più scuro attorno ad ogni scuto, altri invece una colorazione uniforme.
Il piastrone è marrone con delle forme "a triangolo" più scure, che ricordano il disegno di Testudo marginata.
La pelle e' marrone- giallastra con alcune scaglie più scure.

DIMORFISMO SESSUALE
Questa specie non presenta molte differenze tra i due sessi.
Fino al raggiungimento dell'età adulta è estremamente difficile riconoscere i maschi dalle femmine.
La taglia e' simile, dovremo fare riferimento unicamente alla coda, più lunga e grossa alla base nel maschio, e all'angolo formato dagli scuti del piastrone alla base della coda, che formano due linee rette e un angolo aperto nei maschi, mentre nelle femmine l'angolo è più stretto e incurvato.
I maschi hanno un piastrone concavo, a differenza delle femmine in cui è piatto.
Anche gli scuti gulari sono maggiormente pronunciati nei maschi.
Tutte queste differenze sono comunque difficili da individuare.

MANTENIMENTO IN CATTIVITA'
Si può allevare in terrari con dimensioni minime di 120x100cm per una coppia.
Importante la scelta del materiale di fondo, che non deve trattenere l'umidità, assolutamente nociva per questa specie.
Si sceglierà quindi un substrato come fieno, trucioli depolverati, o altri materiali facilmente sostituibili nel caso vengano bagnati o inumiditi.
La temperatura deve oscillare da 27 a 30 gradi nella zona calda e da 24-26 nella zona fresca del terrario.
Assolutamente necessaria una lampada ad emissione UVB nel periodo di permanenza in terrario.
Per 2 o 3 giorni la settimana si può fornire una larga bacinella con acqua tiepida, per consentire agli animali di bere e bagnarsi.
Una volta assecondate queste esigenze la bacinella va tolta, insieme all'eventuale materiale di fondo bagnato o umido.
Si può allevare all'aperto durante la bella stagione, in recinti che ricevano una buona quantità di raggi solari e allo stesso tempo siano riparati da eventuali piogge.
Deve essere presente un riparo o un basso cespuglio per consentire alle testuggini di ripararsi durante la notte e le ore di eccessiva insolazione.
La recinzione deve essere interrata per oltre 50 cm, viste le notevoli abilità nello scavo di questa specie.
Alcuni allevatori, anche per favorire la riproduzione, fanno trascorrere un periodo di latenza invernale alle tartarughe.
Un metodo è quello di lasciare gli esemplari all'aperto fino al termine dell'estate, come si usa fare per le Testudo Europee, per collocare poi gli esemplari in una cassa riparata dalla pioggia e riempita di foglie per proteggere dal freddo eccessivo.
In queste condizioni possono essere lasciate per un mese o più, sino a che le temperature non scendono sotto i 5 gradi, quando sarà opportuno riportare gli animali in terrario e riportarli gradualmente alla temperatura "estiva".
Questo sistema può comportare comunque rischi per la salute delle testuggini e va attentamente valutato.

ALIMENTAZIONE
Specie quasi esclusivamente erbivora.
Si consiglia una dieta ricca di fibre,composta quasi esclusivamente da erbe selvatiche, come il tarassaco, il trifoglio, l'indivia, i vari tipi di cicorie e radicchi.
Sono indicate anche le pale dell' Opunzia, le foglie di fico d'India, di Ibisco.
Anche il fieno, o addirittura l'erba, se accettate dagli esemplari presentano delle buone qualità nutrizionali. Da evitare carne e frutta. Importante somministrare calcio, sotto forma di osso di seppia o calcio carbonato, una volta alla settimana.
Un multi vitaminico per rettili una volta ogni 20 giorni completerà la dieta.
Importante è non nutrire gli esemplari eccessivamente in quanto una crescita eccessivamente rapida porta a deformazioni del carapace e a possibili gravi problemi metabolici.

RIPRODUZIONE
Simile alle altre testuggini terrestri.
I maschi, soprattutto durante la stagione riproduttiva, combattono per difendere il proprio territorio e il proprio "diritto" ad accoppiarsi.
Le femmine vengono costrette all'accoppiamento con morsi alla testa e alle zampe e con colpi del carapace.
Le femmine depongono in media da 2 a 4 uova, anche 3 volte per stagione.
L'incubazione a 27-30 gradi dura da 4 a 6 mesi.

NOTE
Anche questa specie è ormai rara, sia in natura che sul mercato.
Le cause sono la coltivazione delle zone di origine, gli animali da pascolo ormai diffusi in tutti gli habitat frequentati da G. chilensis.
Inoltre in alcune zone sono cacciate per uso ornamentale, e , cosa più grave, per utilizzare i carapaci per realizzare "maracas" da vendere ai turisti.
In cattività gli esemplari non sono molti, a causa dell'elevato costo e della estrema sensibilità della specie a malattie e condizioni di umidità, che non tollerano.
Una curiosità è data dal fatto che, tra le testuggini sudamericane inserite nel gruppo "Chelonoidis", si differenzi molto per necessità climatiche e alimentari dalle altre, G. carbonaria e G.denticulata.
Al contrario, per comparazione genetica, risulta essere molto più simile alle Testuggini giganti delle Galapagos, Geochelone (Chelonoidis) elephantophus.

Autore: Luca Caroldi

Pubblicato in Tartarughe terrestri
Mercoledì, 23 Aprile 2014 14:54

Geochelone (Chelonoidis) carbonaria

Chelonoidis carbonaria

Tartaruga dalle zampe rosse

Specie Terrestri

CLASSIFICAZIONE
Ordine = Testudines
Sottordine = Cryptodira
Famiglia = Testudinidae
Genere = Chelonoidis
Specie = carbonaria

STATUS GIURIDICO
E' compresa nella Convenzione di Washington (C.I.T.E.S.) in Appendice 2.

DISTRIBUZIONE
Da Panama, in tutta l'Amazzonia e più a sud fino al nord dell'Argentina. Sono state introdotte anche in qualche isola Caraibica.

HABITAT
Vive negli ambienti umidi delle foreste e anche delle pianure.

CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI
Sono di carattere molto timide, di solito si alimentano di prima mattina o al crepuscolo; in cattività però si abituano alla presenza dell'uomo.

CARATTERISTICHE FISICHE
Caratteristiche sono le scaglie rosse delle zampe, specialmente quelle anteriori.
Assomiglia molto alla "cugina" Chelonoidis denticulata, ma di dimensioni più ridotte; i maschi raggiungono la misura massima di 35/40 cm mentre le femmine qualche centimetro in meno.
Esiste una varietà denominata Cherry Head (testa di ciliegia) che è sviluppata in Brasile(regione di Baia); si distingue nei colori più intensi, minor dimensioni(circa 25-30 cm) e minore differenza fra i sessi.
Di colore molto scuro tendente al nero, con macchie gialle al centro delle scaglie, che tendono leggermente a diminuire di dimensione con l'andare degli anni ed in molti adulti tendono a scomparire.
Il piastrone è completamente chiaro/giallastro o a volte con una macchia scura centrale.
La pelle è molto scura.

DIMORFISMO SESSUALE
Le placche anali del piastrone formano un angolo piu' largo nei maschi.
Nel maschio adulto si accentua molto il piastrone convesso ed assume una forma del carapace che se visto da sopra sembra un 8.

MANTENIMENTO IN CATTIVITA'
In cattività devono sempre disporre di acqua per bere, per immergersi e possibilmente una zona con substrato umido l'umidità deve essere molto elevata (70/90%) e la temperatura di 25-30°C diurna e può scendere anche fino a 15 di notte se adulte, mentre per esemplari piccoli non scendere sotto i 20°C.
Ovviamente in cattività necessitano di una zona con lampada spot con calore elevato(35-40°C) e neon per un corretto apporto di raggi UVB che gli permette di assimilare la vitamina D3.
Però quando la temperatura esterna non scende più sotto i 15°C , è opportuno trasferirle nei recinti esterni facendo attenzione all'umidità che sia sempre elevata.

ALIMENTAZIONE
Sono onnivore con grossa percentuale di frutta matura che cade dagli alberi.
Si cibano spesso di carcasse di animali morti, da cui ricavano gran parte della vitamina D3 che necessita; si nutrono anche di lumache, formiche, termiti, api, scarabei, farfalle, sabbia, terreno e cortecce(per ricavare i minerali).
In cattività, occorre quindi alimentarle con molta frutta matura e mix di verdure possibilmente selvatiche, poi almeno una volta a settimana aggiungere un po' di polvere di calcio(carbonato di calcio o polvere di osso di seppia) e un po' di vitamine più sali minerali.
Ogni 10-15 giorni è consigliabile dare anche un po' di proteine, possibilmente lombrichi o lumache o in alternativa crocchette per cani a basso contenuto di grassi.
Come alimentazione è simile alle Chelonoidis denticulata e molto simile anche alle specie africane del genere Kinixys.

RIPRODUZIONE
Solitamente l'accoppiamento avviene nei periodi di pausa tra i cicli di deposizione(in natura specialmente dopo le piogge che il maschio viene attratto dai colori più brillanti della femmina); la corteggia più insistentemente con un rituale che inizia annusandole la zona della coda, poi si pone davanti e la testa esegue dei movimenti verso l'alto e di lato, dopo di che inizia ad accoppiarsi.
La femmina depone in media da 5 a 20 uova in più deposizioni(solitamente 4-5) ad intervalli regolari di 30 giorni.
In incubatrice , le uova devono essere incubate per circa 120 giorni a 30-32°C ed umidità di 80-90%.

NOTE
Spesso viene confusa con C. denticulata, si differenzia comunque per la colorazione più scura e le minor dimensioni.
Le scaglie sulla pelle di C. denticulata tendono al giallo.
Di recente si sta effettuando una massiccia importazione in tutto il mondo, tale da arrecare certamente dei seri danni alle popolazioni in natura.

Autore: Agostino Montalti

Pubblicato in Tartarughe terrestri
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