Pseudemys nelsoni

Pseudemys nelsoni

"Cooter" di Nelson

Specie Acquatiche

FLORIDA RED-BELLIED COOTER
Carr, 1938

CLASSIFICAZIONE
Ordine = TESTUDINES
Sottordine = CRYPTODIRA
Famiglia = EMYDIDIAE
Genere = PSEUDEMYS
Specie = PSEUDEMYS NELSONI
La specie Pseudemys nelsoni non comprende sottospecie.

STATUS GIURIDICO
Pseudemys nelsoni non è inserita in nessun allegato CITES, ne nella Convenzione di Berna, quindi può essere commercializzata nella Comunità Europea.

DISTRIBUZIONE e HABITAT
La specie è diffusa in gran parte dello stato della Florida e nella Georgia meridionale. Occupa un'ampia varietà di habitat umidi e fangosi: zone acquitrinose, paludi, boschi allagati, corsi d'acqua con deboli correnti, pozze fangose, stagni ricchi di vegetazione sommersa e piante galleggianti. Passa spesso lunghi periodi sulla terraferma e nelle zone asciutte, allontanandosi molto dall'acqua. Essendo una buona nuotatrice è facile ritrovarla in acque molto profonde, anche se non disdegna zone paludose e acque poco profonde. Se si riesce a riprodurre un habitat di questo tipo, risponde bene alla vita di cattività.

CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI
Specie d'indole tranquilla e pacifica, ama trascorrere molte ore del giorno appoggiata su rami e tronchi galleggianti. Cosi come gradisce molto sostare e riposare su rive di laghi e fiumi per ricevere i benefici dei raggi solari e mantenere alta la temperatura corporea. Particolarità di questa specie è che ama nascondersi, soprattutto durante le giornate più calde, nei nidi degli alligatori, con i quali condivide tranquillamente e senza problemi gli stessi habitat. Anche la fase d'alimentazione e predazione, è condotta con molta tranquillità e pacatezza, e dura tutto il giorno. Si tratta di una specie che sopporta abbastanza bene le basse temperature, anche se alcuni esemplari non gradiscono le temperature eccessivamente basse; tale fase inizia a novembre e perdura fino all'inizio di marzo.

CARATTERISTICHE FISICHE
Le dimensioni di questa specie sono relativamente grandi, tanto da essere considerata una delle specie acquatiche nordamericane più grandi: raggiungono una dimensione massima di 38 cm, soprattutto nelle femmine più vecchie. Il carapace, bombato e allungato, presenta una colorazione molto bella e variegata negli esemplari giovani, con macchie gialle, verdi e rosse. Negli esemplari adulti invece, la colorazione è molto più scura: su un fondo nero, si alternano, a seconda dei soggetti, macchie rossastre più o meno evidenti, disposti in modo omogeneo su ciascuna placca, anche se in alcuni esemplari, sono del tutto assenti. Il piastrone, nei soggetti giovani, presenta una colorazione arancio-rosso e delle macchie più scure nelle zona centrale; negli adulti invece, le macchie sono del tutto assenti e il colore di fondo è più tendente al giallo-arancio. La testa ha un fondo completamente nero, sul quale spiccano delle strisce gialle molto evidenti; sulla parte superiore è presente una macchia gialla a forma di goccia, che rappresenta uno dei caratteri fondamentali per l'identificazione di questa specie. Le zampe sono nere e hanno le solite strisce gialle sottili. La coda, di dimensioni differenti tra maschi e femmine, è di colore nero.

DIMORFISMO SESSUALE
Il dimorfismo sessuale, data la dimensione di questa specie, è molto evidente come in molte altre specie: le femmine hanno dimensioni maggiori ma non eccessivamente; il piastrone è piatto per aumentare lo spazio per contenere le uova, la coda sottile e corta con la cloaca posta alla base di questa per aiutarla durante la deposizione delle uova. I maschi, invece, sono leggermente più piccoli, hanno una colorazione più scura, le unghie delle zampe anteriori molto lunghe e presentano un piastrone concavo per facilitare l'accoppiamento. La coda ha una base molto larga ed è più grande e lunga, inoltre l'apertura della cloaca è posta nella sua estremità, in prossimità della punta. Tutti questi caratteri sono ben visibili solo quando vengono raggiunte certe dimensioni, intorno ai 10/13 cm e un'età variabile dai 3/5 anni.

MANTENIMENTO IN CATTIVITA'
Questa specie molto diffusa sui mercati della terraristica italiana, soprattutto dopo l'inserimento della Trachemys scripta elegans nell'allegato B, può essere considerata molto robusta e di facile adattabilità alla cattività. Ultimamente, purtroppo in commercio si trovano sempre più raramente esemplari puri al 100%; molti soggetti giovani, infatti, sono il frutto di ibridazioni tra Pseudemys nelsoni e Pseudemys alabamensis, Pseudemys rubriventris, Pseudemys concinna (comprese le varie sottospecie). Per l'allevamento e il mantenimento di questa specie l'ideale è realizzare un terracquario con una porzione d'acqua pari al 75%, mentre nel restante 25% deve essere ricreata una zona di terra e sabbia, dove questa specie ama riposarsi.
Nella parte terrestre va collocato uno spot impostato ad una temperatura di 30°-32°, sotto al quale le tartarughe sostano per fare basking. Nell'acqua, la cui temperatura può variare dai 25 ai 27 gradi, oltre ad un buon filtro, possono essere inserite diverse piante sommerse e galleggianti; inoltre bisogna ricreare un fondo di sabbia di almeno 5cm dove le tartarughe amano nascondersi. Per finire, non deve mancare naturalmente un neon UVA e UVB, per favorire la crescita e la formazione ossea. Tale sistemazione è ideale per esemplari appena nati e fino a quando le dimensioni non avranno raggiunto almeno i 6-7cm. Una volta raggiunte tali dimensioni è opportuno trasferire gli esemplari in un laghetto all'esterno. Viste le grandi dimensioni di questa specie, può andar bene un laghetto di 3 x 3 metri (anche se dimensioni maggiori sono ben accette), la profondità minima è di 60-70 cm con un fondo melmoso di almeno 20-30cm. Possono essere inserite piante galleggianti e sommerse, che servono alle tartarughe per nascondersi ma anche per nutrirsi.
Possiamo inoltre inserire del sughero e dei tronchi galleggianti e creare una zona emersa, dove fare basking. Infine, se si possiedono esemplari di sesso differente, e quindi favorire la riproduzione, è opportuno creare una zona ideale per la deposizione. E' importante ricordare che, è vivamente consigliato realizzare il laghetto in una zona molto soleggiata ma con zone d'ombra, e soprattutto per questa specie, scegliere una zona molto tranquilla e poco frequentata. Infine, essendo questa specie originaria del nord-america, è possibile far trascorrere un periodo di letargo, durante l'inverno, solo però agli esemplari semiadulti e adulti.

ALIMENTAZIONE
La Pseudemys nelsoni è una specie onnivora, anche se preferisce gli alimenti di origine vegetale, soprattutto gli esemplari adulti. In natura si nutrono di ogni cosa che riescono a catturare in acqua: pesci, insetti, molluschi, vermi, girini, piante acquatiche e piante sommerse. In cattività, è fondamentale fornire ai nostri esemplari una dieta molto varia. Possiamo offrire pesce (acquadelle, alborelle, latterini, trote ecc.), crostacei, girini, insetti, lombrichi, chiocciole, camole della farina, camole del miele; palletts per tartarughe, ma anche frutta (massimo 10%) e soprattutto molti vegetali di ogni tipo, preferendo trifoglio, tarassaco e cicorie varie. In aggiunta, è opportuno somministrare degli integratori vitaminici e soprattutto del carbonato di calcio, in particolare ai soggetti più giovani e alle femmine nel periodo di deposizione.

RIPRODUZIONE
L'accoppiamento avviene principalmente in primavera, e cosi come accade nella maggior parte delle tartarughe acquatiche nordamericane, è preceduto da un'elegante danza di corteggiamento da parte del maschio. La deposizione avviene dopo circa 40-50 giorni, in una zona molto soleggiata e molto tranquilla.
Ogni covata varia dalle 9 alle 12 uova di forma ellittica, e in questa specie si hanno fino a sei covate in un anno. Il periodo d'incubazione varia dai 60 agli 80 giorni ad una temperatura variabile tra 28°-32°. Per ottenere una schiusa più sicura è opportuno togliere le uova dal nido e metterle in incubatrice, utilizzando vermiculite idratata con acqua in rapporto 1:1, favorendo cosi un aumento di umidità, che in questa specie, deve essere molto alta, intorno al 90%. E' importante ricordare che le uova non devono essere capovolte per evitare la morte dell'embrione. I soggetti appena nati, di dimensioni ridotte appena 3cm, sono molto delicati e quindi richiedono più attenzione e maggiori cure. La prima fase d'alimentazione è la più critica, ma una volta superata tale fase, la crescita e l'allevamento dei piccoli non presenta particolari difficoltà, a patto però di rispettare tutte le nozioni precedentemente descritte.

Autore: Andrea Luison
 
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